Enzo Iacchetti interviene sul conflitto in Medio Oriente nel podcast Tintoria: accuse gravissime a Netanyahu, paragonato a Hitler.
Dopo aver demolito l’accordo Israele-Hamas, Enzo Iacchetti torna a esprimersi sul conflitto in Medio Oriente, questa volta dal palco del podcast Tintoria. Le sue dichiarazioni, come già accaduto durante la sua partecipazione a È sempre Cartabianca, non passano inosservate. Ecco, a seguire, la frase destinata a far discutere.
I dubbi di Enzo Iacchetti sulla tregua a Gaza
Enzo Iacchetti, come riportato da Libero Quotidiano, ha poi espresso scetticismo sulla tregua annunciata tra Israele e Palestina. “Tregua, mah… Ho sentito che si è firmata questa tregua tra Israele e Palestina. Io non ho un dubbio, io ho miliardi di dubbi, perché so che il progetto originale del signor Netanyahu non è proprio questo“, ha dichiarato.
Nel suo intervento a Tintoria, il comico ha sollevato interrogativi sulle reali prospettive per il popolo palestinese: “Non si è mai parlato di che fine farà questo popolo, dove andrà questa gente e perché ogni giorno ne muoiono ancora così tanti“. Ha lasciato aperta una possibilità di cambiamento di opinione, legata alla concretezza dei fatti: “Poi se vedrò delle immagini che non sono più quelle che ho visto sinora, può darsi che mi ricreda. Ho molti dubbi su questa tregua“.
“Un pazzo assassino, come Hitler”
Nel corso della puntata di Tintoria, Enzo Iacchetti ha affermato: “Non bisogna cercare un contraddittorio davanti a una situazione grave in cui c’è un pazzo assassino che ammazza le persone ogni giorno. Non deve esserci una persona in un programma televisivo che dice che questo non è vero“.
L’attacco diretto è rivolto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, paragonato senza mezzi termini a una delle figure più oscure della storia: “La Palestina è un territorio occupato da sempre, si sta estinguendo un popolo e poi vengo accusato io di essere antisemita? Negli anni Settanta ho manifestato contro i nazisti che uccisero milioni di ebrei. Hitler li voleva estinguere, e la stessa cosa vuole fare Netanyahu con i palestinesi che da sempre hanno vissuto in Palestina“.
